Permangono piuttosto preoccupanti le condizioni nelle quali versa da molti mesi via Nino Bixio a Moglia.
La foto 1 mostra una panoramica del punto dove si è manifestata la prima criticità, distante un centinaio di passi dal campo sportivo “Lido Fanti”, durante lo scorso mese di agosto. Un tratto lungo una decina di metri della scarpata del piccolo canale di irrigazione che vi corre adiacente è franata verso il fondo, indebolita da molto tempo e lesionata in profondità dal pluriennale lavorìo di nutrie ed altri animali selvatici che vi hanno costruito le proprie tane. La situazione qui è ulteriormente peggiorata in quanto, a causa delle abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi, anche una porzione di scarpata del ciglio stradale prospiciente l'incrocio con via E.Fermi è smottata verso il fondo del canaletto. Entrambe i segmenti stradali sono stati regolarmente transennati con tanto di segnalazioni lampeggianti rosse in funzione durante le ore notturne ma, anche ad occhio nudo, è percepibile l'ulteriore cedimento verso il basso del ciglio stradale.
La foto 2 ritrae un altro punto critico, di più recente comparsa. Nei pressi di corte Brola, al centro della carreggiata e per una lunghezza di alcuni metri, è stato transennato il punto in cui il manto di asfalto, ormai da decenni gravemente deteriorato e mai sostituito, è completamente scomparso; il transito agli autoveicoli è comunque ancora consentito in ambedue i sensi di marcia. E proprio questo fatto ha verosimilmente generato l'altra condizione di potenziale pericolo per la circolazione: nello scansare l'interruzione gli automezzi passano di continuo sul ciglio stradale prospiciente il profondo fossato che si trova di lato. Pur essendo una strada periferica, dal traffico di modesta intensità e quasi esclusivamente di autovetture e veicoli di peso complessivo modesto, il continuo andirivieni ha già provocato un cedimento strutturale del fondo della carreggiata. Anche le avverse condizioni metereologiche della scorsa settimana hanno contribuito a determinare lo smottamento del terreno e probabilmente durante il prossimo scorrere della stagione invernale la situazione peggiorerà.