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Si è disputata la 10^ partita del girone di ritorno, positiva per il Sermide che è ad un passo dalla
salvezza.
COPPIE DI CIFRE
Il Gonzaga si presenta con Modena in porta, Fornasari e Varana difensori centrali, N.Barbieri e Bavelloni difensori laterali; a centrocampo Angeli, D.Barbieri, Farfare e Rammairone a sostegno di Buzzi e Touray in avanti.
Avendo solamente Fiori e Merighi indisponibili, mister “Django” Rampani manda Michelini tra i pali, Travaini e Villani al centro del quadrante difensivo, Calzolari e F.Massarenti sul perimetro; in mediana Amarai, Barozzi, Mora e Zambelli con Paolozzi e Vertuani di punta
L'ARMONIA DELLE LINGUE
La sfida tra le due contendenti è da subito piacevole, frizzante pur condotta con ritmi non elevati. Dopo dieci minuti scarsi l'undici di casa è costretto alla prima sostituzione: per inforrtunio esce Rammairone ed entra Trombini. Passa un paio di minuti ed è la squadra ospite in evidenza con Zambelli, la cui stangata si spegne sul fondo di un paio di spanne. Ci mettono un minuto i biancorossi padroni di casa a replicare pericolosamente: traversone dalla sinistra di D.Barbieri, bella incornata di Buzzi e Michelini devìa in angolo. Altri due minuti ed Amarai disegna una parabola maligna che si abbassa all'ultimo istante e sorvola di un palmo la traversa gonzaghese. Insiste la squadra ospite e un giro di lancette dopo è Barozzi che allunga a Vertuani che, palla al piede, è pronto a sferrare la botta decisiva ma un prodigioso intervento in anticipo di Fornasari glielo nega.
Non ci sono tatticismi esasperati, le due antagoniste si concedono vicendevolmente ampi spazi di manovra, la gara è gradevole. Nella formazione gonzaghese l'apparato costruttivo a centrocampo è affidato ad Angeli, ben assistito da D.Barbieri, Farfare e Trombini che sorreggono con brio l' irruenza propulsiva di Buzzi e Touray, frustatori sinfonici dell'attacco. La compagine sermidese, senza scomporsi, recita la parte che il momento contingente le suggerisce come la meno rischiosa, quella di attendere e di non scoprirsi alle insidiose puntare avversarie. “Capitanfuturo” Travaini sta sulle sue, Villani gioca semplice e lineare, così come Calzolari e F.Massarenti; sulla mediana Barozzi e Mora, prime vanghe nell'alacre sforzo di contrapposizione, sostengono da vicino Amarai e Zambelli mentre Paolozzi e Vertuani stanno già affilando nell'ombra le loro lame letali, in attesa del momento propizio per sguainarle. Momento che arriva poco prima di metà frazione: Amarai calcia dalla destra una punizione, ribattuta appena fuori area di testa da Varana, la sfera finisce sui piedi di Villani che tira di destro con un impatto grossolanamente errato che imprime alla palla una direzione diagonale ad uscire anzichè rettilinea verso i pali avversari... ma finisce sui piedi giusti, quelli di Vertuani che, defilato nell'angolo appena dentro i sedici metri gonzaghesi, lascia partire un fendente rettilineo irresistibile che supera Modena e si infila alle sue spalle.
I padroni di casa non fanno una piega e reagiscono due minuti dopo. C'è un lunghissimo rilancio in avanti dalla loro zona di retroguardia a raggiungere Buzzi che, bruciato in progressione Travaini, scocca una freccia acuminata che termina di mezzo metro scarso sul fondo. Altri due minuti ed i biancorossi, che premono con scrupolosità tattica unita a discreto zelo caratteriale, si vedono tagliare le ali da una decisione arbitrale perlomeno intempestiva. Vicino al cerchio di centrocampo resta acciaccato a terra Varana ma un lancio di un compagno raggiumnge Touray in piena corsa e lanciatissimo solo solettto verso la porta sermidese. Il signor Assi di Mantova fischia improvvisamente l'interruzione dell'azione per consentire ai sanitari di soccorrere Varana. Vibrantissime le proteste dei gonzaghesi che però sono risarciti dalle divinità del calcio un paio di minuti dopo quando, sugli sviluppi dell'azione di ripresa del gioco, battono un calcio d'angolo, al termine del quale, nella mischia che si accende sottoporta, è Touray che piazza la zampata vincente.
Sulle ali dell'entusiasmo per il meritato pareggio appena ottenuto, i biancorossi premono con rinnovato ardore ma fatalmente allargano le maglie del loro posizionamento sulla mediana ed a poco più di cinque minuti dall'intervallo, subiscono il raddoppio. Partendo dalla propria metacampo Zambelli si produce in progressione penetrativa ed allunga sulla sinistra allo smarcatissimo Paolozzi che controlla, sprinta e con una chirurgica stilettata trafigge l'incolpevole portiere avversario.
Nella squadra di casa incomincia a serpeggiare un crescente nervosismo che, a cinque minuti scarsi dal termine della prima frazione, culmina con l'espulsione per somma di ammonizioni, di Farfare, reo di un duro fallo su Zambelli che si slanciava in solitudine a rete.
DOVE NASCONO LE EMOZIONI
La ripresa si apre con una novità nel Gonzaga: al posto di Bavelloni c'è Aquino, spedito a centrocampo a corroborare la fase di costruzione che tuttavia, con lo scorrere dei minuti e con l'inferiorità numerica, diventa sempre più complicata da gestire.
Il collettivo ospite annusa il vento che tira, non si scopre e dopo una dozzina di minuti segna la terza rete. Vertuani, grande timoniere del gioco sermidese, controlla la palla sulla mezzaluna dell'area avversaria e tocca all'accorrente Paolozzi che avanza e fa partire una frustata diagonale imparabile che finisce in fondo al sacco.
Un minuto dopo mister “Django” Rampani manda in campo Lamkhanter al posto di Amarai. I biancorossi sono orgogliosi, non mollano. Aquino ed Angeli, distinti violinisti, si producono in veloci galoppate, utili e redditizie per fare ripartire le proposizioni offensive ma Trombini e Touray, pur generosi, stanno esaurendo la loro vitalità atletica e Buzzi non riesce più a dialogare efficacemente coi colleghi di reparto. Passano due mimnuti ed è la compagine gonzaghese a provvedere ad un altro avvicendamento e Riga rileva Buzzi. La rimodulazione tecnico\tattica si rivela però insufficiente non solo ad arginare la spinta degli avversari ma anche contenderne il controllo dello spazio vitale in ogni settore del campo: sul trentottesimo parallelo cala una cortina di ferro impenetrabile per il Gonzaga che vede, a metà ripresa, anche il destino accaniglisi contro: Touray batte a spiovere sottoporta un corner dalla sinistra, in bella elevazione stacca Fornasari ma la palla centra in pieno il palo.
L'allenatore gonzaghese opera un altro cambio ad un quarto d'ora dal novantesimo e Souma subentra ad Angeli. Una decina di minuti dopo è il cittì biancoblù che procede ad un nuovo innesto e Moi rileva Zambelli. E' l'undici sermidese che però si rende pericoloso un minuti dopo con lo scatenato Paolozzi, il cui gran destro è neutralizzato con un bel volo da Modena.
La contesa non riserva più emozioni degne di nota. Al penultimo minuto di gioco i biancorossi gonzaghesi hanno l'ultimo sussulto d'orgoglio e Riga accorcia le distanze ed al novantesimo, nella formazione ospite c'è l'ultimo innesto: fuori Mora e dentro Facchini
Le altre partite giocate
Castelverde – Pralboino 2-3
Castelvetro – Sesto 1-3
Curtatone – Verolese 1-4
Marmirolo – Grumulus 3-1
Porto – Torrazzo 5-0
PSG – Serenissima 1-2
La classifica è sempre guidata dal Marmirolo con 57 punti. Seguono Serenissima Roncoferraro 48 – Pralboino 43 – Gonzaga 41 – Porto 38 – Castelvetro 34 – Verolese 29 – SERMIDE e Sesto 28 – Grumulus 27 – Curtatone 25 – Torrazzo Malagnino 21 – Castelverde 17 – PSG 13
foto. a sin. Paolozzi a destra Vertuani
foto: il Gonzaga in alto
foto: il Sermide in basso
Domenica prossima 1 maggio: la compagine biancoblù giocherà in casa contro il Curtatone: fischio d'inizio alle ore 15.30
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