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Si è giocata la 11^ partita del girone di ritorno, con esito positivo e felice per il Sermide che è ad un passo dalla salvezza.
NUMERI, DOLCI NUMERI
Con il solo Moi squalificato, mister “Django” Rampani manda in campo gli stessi bucanieri che sette giorni fa hanno fatto colpo grosso e conquistato bottino pieno nel tempestoso oceano gonzaghese: Michelini tra i legni, Travaini e Villani al centro del quadrante di retroguardia, Calzolari e F.Massarenti sul perimetro; a centrocampo Amarai, Barozzi, Mora e Zambelli con Paolozzi e Vertuani in avanti. Malgrado abbiano ricevuto la rituale cortese richiesta della foto di gruppo preliminare degli undici partenti dal primo minuto, i giocatori del Curtatone si sono rifiutati di farsi fotografare. Antoniazzi in porta; Capelli e Saviola difensori centrali, Borellini e Longo difensori laterali; in mediana Borghetto, Ferretti, Leorati con Vincenzoni un passo avanti in relazione con Ndiaye di punta.
COLPO DI MANO
Sotto un cielo di piombo dal quale cade una pioggia fredda ed insistente, è la squadra di casa che batte il calcio d'avvio, con la sfera che arriva subito sui piedi di Calzolari il quale, dalla fascia destra sul centrocampo, lancia verso Zambelli che sprinta ed appena in area tira: ribatte prodigiosamente Antoniazzi ma sulla palla che schizza via piomba Amarai che mette dentro... la lancetta del cronometro del vecchio cronista non ha ancora finito il suo primo giro. Un altro giro di lancette e Villani calcia dalla bandierina a spiovere sottoporta dove Mora incorna di prepotenza in tuffo a planare mandando la sfera sul fondo di una spanna. I bianconeri ospiti sono visibilmente colpiti, provano a reagire e ci mettono un quarto d'ora a confezionare un'azione offensiva degna di cotanto nome: Ndiaye fugge palla al piede giungendo fino al cospetto di Michelini ma l'estremo difensore sermidese è superlativo e con un'uscita tanto temeraria quanto tempestiva sventa la minaccia.
L'ACCUMULO DELLE RICCHEZZE
L'undici biancoblù non si impressiona, dall'alto del suo socialismo tecnico-tattico prosegue la propria andatura di navigazione ed un minuto dopo raddoppia. La palla viaggia da Travaini a Barozzi sulla mediana, da qui a Vertuani che in piena area serve Paolozzi; pronta la sua mezzagirata d'istinto predatorio, il portiere avversario para ma non trattiene e sulla sfera in cerca di una carezza giunge Amarai che col tocco dell'amante malandrino, la adagia mollemente in fondo al sacco.
Per la formazione curtatonese, che già di suo annaspa in cattive acque, questo è un colpo durissimo. In difesa Borellini, Capelli e Longo hanno il loro daffare a contenere la brillante intesa offensiva di Amarai, Paolozzi e Vertuani; il lavoro di costruzione ha bisogno di lucidità e raziocinio ma a centrocampo Borghetto, Ferretti e Leorati hanno i nervi a fior di pelle mentre Chiapparo, chiamato dai colleghi di reparto a sovrintenderne l'azione non se ne dimostra all'altezza. Sul fronte avanzato Ndiaye è coraggioso ma non può nulla contro “Capitanfuturo” Travaini e Villani, reverendissimi martelli della retroguardia sermidese. A poco più di un quarto d'ora dall'intervallo, l'allenatore bianconero, più indispettito che insoddisfatto delle ripetute stonature della sua orchestra, opera il primo cambio e Ligabue subentra a Borellini. La risposta a tale mossa è modesta; il respiro atletico e la precisione tecnica del suo collettivo diventano sempre più superficiali e le azioni offensive risultano il frutto di combinazioni più estemporanee che deliberate. Una specie di fiammata arriva poco dopo metà frazione quando è Borghetto che scaglia un bel destro, alto di mezzo metro oltre la traversa. Gli ospiti provano volenterosamente ad insistere ma i risultati dei loro sforzi risultano insoddisfacenti. Le reiterate indecisioni agonistiche di Chiapparo, gli affanni atletici di Borghetto e Ferretti, le approssimazioni tecnice di Leorati e Vincenzoni trovano in Barozzi, Mora e Zambelli dei pretoriani suprematisti invalicabili, che si trasformano poi in efficaci promotori del controrilancio biancoblù. Il collettivo sermidese mostra una imperturbabilità temperamentale stupefacente. Controlla l'andamento della rotta con pregevole collegialità tattica e consolidata efficienza fisica ed un paio di minuti prima dell'intervallo mette virtualmente fine al confronto. Serpentina brasileira di un incontenibile Paolozzi che parte dalla fascia sinistra dell'attacco sermidese, poi converge e giunto in piena area vibra la stoccata letale del matador.
COL SUDORE DELLA FRONTE
Dal primo minuto della ripresa negli ospiti c'è Soltazzi al posto di Saviola. Passano poco più di cinque minuti ed i padroni di casa confezionano un'apprezzabile pallagol. Lancio di Paolozzi ad innescare l'impetuosità propulsiva di Vertuani, il cui fiondante destro si spegne di un palmo sul fondo. Incominciano le grandi manovre da parte dei condottieri delle due sfidanti. Dopo un quarto d'ora è l'allenatore ospite che inserisce Caia al posto di Ferretti. Due minuti dopo c'è un avvicendamento in contemporanea: nel Sermide esce Paolozzi ed entra Lamkhanter, nella squadra bianconera è Quaini che subentra a Leorati. L'incisività offensiva dei nuovi innesti curtatonesi però non si esprime con sufficiente peso agonistico e la crescente afflizione tecnico-tattica ne condizionano fortemente il tentativo di recuperare il netto divario del punteggio numerico. A poco più di un quarto d'ora dal termine i biancoblù effettuano un altro cambio: esce Mora ed entra Rudatis ed un paio di minuti dopo sfiorano il quarto centro. Vertuani, con consumato mestiere, ruba la palla da sotto il naso di Chiapparo e fila via verso la porta bianconera e sull'uscita di Antoniazzi tira quasi a colpo sicuro ma il portiere avversario fa un autentico miracolo e devìa in angolo. Passano tre minuti scarsi e nella formazione di casa Bosi rileva Amarai mentre un paio di minuti dopo nell'undici curtatonese esce Borghetto sostituito da Baccolini. La pioggia, cresciuta d'intensità, ha peggiorato le condizioni del prato del “Comunale Nuovo”, che ha già succhiato dalle gambe e dai polmoni dei ventidue giocatori quasi tutte le loro residuali dosi di resistenza atletica. La gara, ben diretta dal signor Vittorio Punzo della sezione di Sondrio, scivola via senza palpiti e sussulti fino al triplice fischio.
Le altre gare disputate
Grumulus – Sesto 3-1
Marmirolo – PSG 4-1
Pralboino – Porto 1-1
Serenissima – Castelverde 3-0
Torrazzo – Gonzaga 0-0
Verolese - Castelvetro 1-1
Il Marmirolo con 60 punti vince con due turni d'anticipo il campionato e sale in “Promozione”. Seguono Serenissima Roncoferraro 51 – Pralboino 44 – Gonzaga 42 – Porto 39 – Castelvetro 35 – SERMIDE 31 – Grumulus e Verolese 30 – Sesto 28 – Curtatone 25 – Torrazzo 22 – Castelverde 17 – PSG 13
Domenica prossima 8 maggio, la formazione sermidese sarà di scena in trasferta a Castelvetro: calcio d'inizio alle ore 15.30
FOTO 1 : Gli autori delle reti biancoblù Amarai e Paolozzi
FOTO 2 : l'undici biancoblù sceso in campo dal primo minuto: (da sinistra-in piedi) VILLANI – F.MASSARENTI – ZAMBELLI – MORA _ MICHELINI – TRAVAINI
(in ginocchio-da sin.) BAROZZI – AMARAI - PAOLOZZI – CALZOLARI - VERTUANI
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